Ricetta di salsiccia con marroni al profumo d’arancia: la tradizione autunnale della Locanda Senio

Chi mi conosce lo sa, io parlo con i miei ospiti, racconto loro storie e ricette. Perché credo che il modo migliore per vivere un’emozione sia condividerla. E poi, scusate, ma la nostra cucina mugellana è proprio deliziosa!
Un giorno una nostra ospite è rimasta in estasi assaggiando il nostro piatto forte d’autunno: la salsiccia di porco medievale con marroni, arance e timo. Tante altre persone ho visto leccarsi i baffi per questo piatto!
A gran richiesta quindi vi propongo la ricetta dela Locanda Senio, di facile esecuzione: importante sono gli ingredienti di qualità!
SALSICCIA DI PORCO MEDIEVALE CON MARRONI, ARANCE E TIMO 

Ingredienti per 4 persone 
12 pezzi di salsiccia di 5-6 cm 
20 marroni già puliti 
un’arancia 
timo fresco 
sale, pepe 
brodo vegetale 
olio extravergine di oliva 

Preparazione: Rosolare la salsiccia in padella con olio extravergine di oliva, aggiungere i marroni, il brodo fino a coprire per metà la salsiccia, il sale, il pepe e lasciare cuocere fino ad asciugare quasi tutto il brodo. Aggiungere il timo fresco e l’arancia spremuta. Amalgamare il tutto per circa un minuto e servire con le verdure di stagione. Ricetta medievale molto apprezzata nelle stagioni invernali (Il porco medievale + timo = messaggio erotico sessuale!)

Castagna o marrone: un itinerario turistico della Locanda Senio per conoscerla, gustarla o “adottarla”

E’ bella, dalle curve armoniose, dolce, sorprendente. E’ lei, la regina delle tavole d’autunno in quell’angolo verde e oro del Mugello, nel cuore della Toscana e a pochi passi dalla Romagna: la castagna.
Noi abbiamo una proposta per te che ami così tanto questo prodotto da voler scoprire ciò che ha da raccontarti. Io e mia moglie Roberta, a Palazzuolo sul Senio, portiamo i nostri ospiti della Locanda Senio alla scoperta della castagna… 

Si inizia al mattino, girando qua e là per i castagneti e i marroneti cercando tra le “parate” (cumuli di foglie per impedire ai ricci di rotolare troppo lontano), foglie, muschio, inebriandosi dei profumi inconfondibili del sottobosco. 
Castagneti immensi, maestosi e belli, risultato di una cultura antica che ha portato oggi alla selezione di uno dei frutti più pregiati: il Marrone del Mugello con Indicazione Geografica Protetta (IGP). Quando il bottino è soddisfacente si ritorna alla Locanda, qui Roberta vi farà scoprire tutti i segreti della cucina con le castagne e i marroni: 
tagliatelle alla farina di castagne
salse di marroni per le carni
dolci alle castagne e …
chi più ne ha più ne metta, ce n’è per tutti i gusti!! 
Nel pomeriggio poi, una passeggiata tra i vicoli medioevali di Palazzuolo o di Marradi, sede di una delle più importanti aziende europee di Marron Glacée e patria del poeta Dino Campana.
Il soggiorno “Rapiti da una castagna” comprende: 

• Soggiorno di tre giorni, due pernottamenti in trattamento di mezza pensione con abbinamento vini, camera deluxe o suite 
• Una lezione di cucina dedicata alle cucina con le castagne con Roberta e degustazione dei piatti nel menù della sera
Adozione di un castagno e raccolta dei marroni pagando la metà del prezzo
• Inoltre, durante tutto il periodo di permanenza sarà a disposizione degli ospiti il centro benessere, con idromassaggio, sauna e bagno turco
• Su richiesta e con prenotazione (almeno 2 settimane) possibilità di massaggi cervicali, corpo (intero o parziali) e trattamenti viso.

Per info: Tel +39 055 804 6019 – info@locandasenio.it

Foto: Pauline Mak in Flickr under creative commons

“La Comunità si racconta”: storytelling per il turismo a Montaione, Firenze

Workshop Montaione (Firenze) 
28 settembre 2012 UNA Hotel Palazzo Mannaioni 
Via Marconi, 2 


Alcuni maestri che hanno raccontato la Toscana attraverso diversi format (il romanzo, il cinema, la pittura, il web 2.0) si confronteranno con esperti internazionali di turismo e di comunicazione su quale possa essere la maniera più efficace per raccontare un territorio, i suoi abitanti , le sue tradizioni al fine di creare un dialogo autentico tra territorio e turista. Un dialogo che possa orientare la scelta iniziale del turista e far crescere la qualità dell’accoglienza in comunità consapevoli delle loro identità. 

Programma
Ore 9.15 Saluti 
Vasco Galgani Presidente della Camera di Commercio di Firenze 
Paola Rossetti Sindaco del Comune di Montaione 
Agostino Cona Presidente Skal club della Toscana Andrea Vendali Presidente dell’Associazione Direttori di Albergo (ADA) 
Interventi 
Cristiano Rossi Assessore al turismo del Comune di Montaione, 
coordinatore Ermanno Bonomi Sociologo del turismo, “Cambia il modo di percepire la realtà e le forme di promozione turistica” 
Noel B. Salazar Professore di Antropologia del turismo Università di Leuven (Belgio), “Le motivazioni e le scelte di viaggio nell’immaginario del turista” 
Ore 10.45 Coffee break 
Ore 11.00 
Eva Pratesi Blogger di storytelling, “Raccontarsi su internet” 
Marco Vichi Scrittore, “Raccontarsi nella narrativa” 
Gian Marco D’agostino Regista, “Raccontarsi in video” 
Eduardo Giordanelli Facilitatore, “Raccontarsi nella Comunità” 
Maria Grazia Florido Esperta web marketing “I racconti attraverso i social” 
Ore 12.00 Tavola rotonda 
Coordina Alessandro Tortelli Direttore del Centro Studi Turistici di Firenze Mauro Giannarelli Associazione toscana delle Proloco 
Stefano Lorenzi Appennino Slow 
Alfiero Ciampolini Direttore generale del Circondario Empolese Valdelsa 
Cristian Menghetti Sindaco di Palazzuolo Sul Senio 
Assessori al turismo dei comuni del circondario 
Conclude Giacomo Billi Assessore al turismo della Provincia di Firenze 
13.30 Pranzo presso il ristorante dell’UNA Hotel Palazzo Mannaioni 
Ore 15.30 Seminario 
Come si sviluppa il progetto la “Comunita’ si racconta”: come coinvolgere la comunità, come tradurre il progetto in presenze turistiche, i possibili modelli di cofinanziamento pubblico-privato fra Associazioni e Comuni, altre forme di finanziamento (fondi interprofessionali, bandi pubblici). 
Coordina Marco Pavoletti, esperto di turismo sostenibile 
Ore 15:00 Workshop presso la Sala del Consiglio comunale di Montaione promosso da SKal club Toscana e Associazione Direttori di Alberghi (ADA) Incontri B2B per operatori turistici del settore ricettivo toscano con intermediari di mercati turistici esteri (Brasile, Russia, Olanda e Norvegia) e con intermediari italiani di prodotti turistici di nicchia.

Per contatti o informazioni:  ermanno.bonomi@virgilio.it – evapratesi@gmail.com

Festa della Liberazione di Palazzuolo sul Senio: la Grande Guerra nella storia passata e presente

Palazzuolo sul Senio, il ponte fatto saltare dai tedeschi 

1944-1945: la generazione di internet l’ha studiata sui libri, qualcuno ha avuto la fortuna di sentirla raccontare dai nonni. Gli anni della Grande Guerra sono importanti per la memoria, per la nostra storia, per un destino che comunque ci unisce tutti, tutte quante le generazioni passate, presenti e future.
Perché non saperne un pò di più allora? Con internet adesso basta un click!
Qui da noi a Palazzuolo sul Senio passava la cosiddetta “Linea Gotica” (Gotenstellung), nome dato dai tedeschi all’insieme di fortificazioni costruite sull’Appennino tosco-emiliano per difendere la pianura Padana dall’avanzata degli alleati da Sud.
Di questi tempi, nel settembre del ’44, le truppe tedesche prima di lasciare il paese fecero saltare il ponte sul fiume Senio Palazzuolo sul Senio (che poi fu ricostruito). Tanti, ahimè, furono i giovani palazzuolesi rimasti uccisi nel grande conflitto. 
Il resoconto di una guerra è sempre in perdita ma forse oggi possiamo comprendere meglio il presente partecipando all’evento del prossimo sabato 15 settembre alle 16:00: alla biblioteca comunale di Palazzuolo Valdo Spini presenterà il libro “I partigiani nella Gotica” di Nazario Galassi, nell’ambito delle due giornate dedicate a celebrare la liberazione del paese. 
Si prevede anche l’intervento di una delegazione del Reggimento britannico “Duke of Wellington”, che partecipò attivamente anche alla Liberazione di Firenze. 
Inoltre:


Sabato 18 settembre – tradizionale cerimonia a Monte Cece in ricordo degli eventi bellici del 1944. Il programma prevede il ritrovo alle 16:30 nella piazzetta della Casa della Cultura “G. Pittano” a Casola Valsenio (Ra) e la partenza in auto per il Passo del Cerro, per poi proseguire a piedi fino a Monte Cece, dove si terrà, alle 17:30 la deposizione di una corona di alloro alla targa in bronzo che ricorda i caduti e i combattenti della 1° Divisione Inglese. 

Serata gastronomica al ristorante della Locanda Senio, menù estivo anche per vegetariani

Di questi tempi le persone si spostano, anche solo dalla mattina alla sera, lasciano le città dove il caldo è soffocante e vengono quassù, tra le stradine di Palazzuolo sul Senio per rigenerarsi, respirare aria fina e, ovviamente, mangiar bene….I turisti che vengono a trovarci alla Locanda Senio rimangono sempre stupiti dalla cucina che proponiamo perché ci piace avere attenzione verso chi ha esigenze alimentari particolari e ci divertiamo a inventarci il menù del viandante oppure il menù estivo, che ha sempre tante varianti secondo le piante officinali che abbiamo a disposizione (e che trasformano anche il piatto più semplice in un’armonia di gusto), gli ortaggi di stagione e la fantasia della Grande Cuoca, mia moglie Roberta. Ecco allora il racconto illustrato di un menù estivo ideale anche per vegetariani, spiegato per immagini ma immaginato sotto il palato!
Per iniziare un tagliere in fantasia:
Pomodorini ripieni di ricotta e erba cipollina
Frittatine di erbe aromatiche
Crostini verdi con prezzemolo, uova sode, aglio e maionese
Spiedini di verdure sott’olio
Capitolo a parte: i pani di Roberta

Focaccia con olive
Pane con bacche di ginepro, con farina di marroni e noci, alle spezie, tradizionale
Antipasti: 
Torta di pane con erbe aromatiche, pancetta e uova servita su salsa di pecorino e parmigiano fusi
La tradizione romagnola, crescentine di ricotta e uova servite con:
Salsa di pomodoro e capperi
Raviggiolo di Palazzuolo sul Senio
Crema di marroni e cacao
Gelatina di tarassaco
Primo:
Gnocchetti di ricotta e farina (niente uova!) conditi con erbe aromatiche e pomodoro fresco
Dessert:
Torta biscotto di formaggio caciotta e mascarpone servita con salsa di melone 
Bignè con mascarpone cotto e chicchi di cioccolato
Pesche nettarine della Romagna cotte al profumo di lavanda

Si narra che gli ospiti presenti siano ancora in estasi dopo questa cena, servita sulla terrazza della Locanda Senio, tra il profumo dei fiori e la luna che lentamente scivolava alta in cielo….

Locanda Senio, vero paradiso per gli animali: sul blog nasce l’amore tra cani

Alla Locanda Senio capita di tutto, anche che nasca un amore particolare: quello tra la mia cagnolina Sissi, chiamata “la Principessa” viste le tante coccole che riceve dai nostri ospiti, e Cosimo, un cucciolo che a breve dovrebbe venire a trovarci insieme ai suoi genitori “umani”.
Vi racconto questo non solo perché è un fatto di per sé particolare (visto che i due amici canini si sono messi a parlare attraverso il blog!) ma anche per la notizia, letta recentemente, di un’ordinanza estiva veramente assurda.
Pensate un pò, a Cerro al Volturno (Is) il sindaco vieta ai cani di abbaiare dalle 13 alle 16 e dalle 21 fino alle 8,30 del giorno dopo. La motivazione sarebbe garantire la quiete del paese. Meno male le povere bestiole non possono parlare altrimenti chissà come avrebbero commentato la notizia…
Alla Locanda, invece, i cuccioli sono sempre accolti con grande amore e siamo felici di offrire loro cura e attenzioni visto che rallegrano le nostre giornate facendoci compagnia e accompagnandoci in giro. I turisti che si fermano a dormire qui o i visitatori che sostano per un pranzo dopo un’escursione nei dintorni di Palazzuolo sul Senio sono sempre entusiasti di essere accolti dal nostro sorriso e da una sincera scondinzolata di Sissi!
Da noi i cani non solo sono ben accetti ma fanno parte della nostra comunità, come sempre è stato e come, ci auguriamo, sempre sarà. Quindi vi invito a venirci a trovare per le vostre vacanze…bestiali!!


Ospitalità nell’Albergo Diffuso: quando il sorriso vale più di mille parole

La Locanda Senio è un esempio di Albergo Diffuso, cioè una struttura inserita nel contesto più ampio di borgo, dove il visitatore possa sentirsi accolto e coinvolto. 
Per me essere ospitali significa, prima di tutto, avere il cuore e la mente aperta all’altro. Accogliere con cortesia e generosità chi ci viene a trovare. 
L’incontro è ciò che veramente arricchisce perché in quello spazio temporale possiamo comunicare, emozionando e lasciandoci emozionare. 
Una casa ben curata, una camera confortevole, servizi efficienti e buona cucina: certo, queste cose sono fondamentali ma senza la prima parte suonano stonate e senza senso. 
La prima parte, dove tutto inizia, si può sintetizzare in una parola, piccola ma infinita: sorriso.

UN SORRISO
Un sorriso non costa nulla e rende molto.
Arricchisce chi lo riceve,
senza impoverire chi lo dona.

Non dura che un istante,
ma il suo ricordo è talora eterno.

Nessuno è così ricco
da poterne fare a meno.
Nessuno così povero
da non poterlo dare.

Crea felicità in casa;
negli affari è sostegno;
dell’amicizia sensibile segno.

Un sorriso dà riposo alla stanchezza;
allo scoraggiamento da coraggio;
nella tristezza è consolazione;
d’ogni pena è naturale rimedio.

Ma è bene che non si può comperare,
nè prestare, nè rubare,
poiché esso a valore
dall’istante in cui si dona.

E se poi incontrerete talora
chi l’aspettato sorriso a voi non dona,
siate generosi e date il vostro;
perchè nessuno
ha tanto bisogno di sorriso
come colui che ad altri darlo non sa.
Ignoto

Foto: Neal in Flickr under Creative Commons

Escursioni turistiche tra natura e cultura alle porte del Parco delle Foreste Casentinesi

Da oggi alla fine di agosto 2012 tantissime iniziative nei comuni di Londa e San Godenzo, in Mugello: escursioni turistiche, itinerari culturali, osservazioni astronomiche e molto altro.
Il nostro territorio è ricchissimo di soprese e regala emozioni inaspettate, tra piccoli borghi e infiniti paesaggi: per questo motivo invito sempre i miei ospiti della Locanda Senio ad essere curiosi e scoprire le perle che si nascondono tra queste valli.
I paesi di cui vi racconto si trovano alle porte del Parco delle foreste casentinesi, luoghi magici che ancora oggi racchiudono memorie e storie affascinanti. Per capirlo basta camminare tra le stradine di Castagno d’Andrea (nel comune di San Godenzo), che diede i natali al grande pittore rinascimentale Andrea del Castagno, oppure arrivare al Passo del Muraglione o  al Valico della Croce a Mori (nel comune di Londa).
A pochi passi c’è il Parco, dove la natura regna tra boschi di castagno secolari e faggete imponenti ed è possibile scoprire esemplari di fiori appartenenti alle specie più rare e protette, oltre ad un ricco sottobosco, daini, caprioli e cervi.
Qui potrete fare escursioni naturalistiche eccezionali e  ques’estate approfittare dei tanti appuntamenti culturali  in programma.
Uno curioso?

Venerdì 20 e sabato 21 luglio, alle 21:00, al Centro Visita di Castagno d’Andrea e al Centro Didattico Ambientale di Londa appuntamento con la scienza con “I Maya e il 2012 fra mito, scienza, superstizione e fantasia”. Un’iniziativa organizzata in collaborazione con l’astrofilo divulgatore Daniele Migliorini per riflettere sul destino del nostro pianeta e della società.

L’ingresso è libero. 
Se invece volete andare nel Parco ricordatevi che le escursioni sono possibili tutto l’anno e possono essere fatte anche in compagnia di una guida naturalistica. Le mete consigliate: la vetta del Falterona, le Sorgenti dell’Arno, la zona archeologica del Lago degli Idoli, la vallata dell’Acqua Cheta con la suggestiva cascata descritta dall’esule Dante nel canto XVI dell’Inferno, le cime dei monti Acuto, Falco e Levane.
Per info sugli eventi: Centro Visita di Castagno d’Andrea – San Godenzo (Fi), tel.055 8375125, cell.348 7375663 – Centro Didattico Ambientale di Londa (Fi), tel.055 8351202

Il sentiero delle cascate, dalla Locanda Senio un itinerario soft tra i rifugi del Mugello

Per tutto il giorno corri come una trottola nell’afa cittadina? Torni a casa dopo il lavoro sognando momenti di relax in luoghi freschi dove poterti dimenticare del tempo?
Se la risposta è “si” allora forse non lo sai ma il tuo animo ti sta sussurrando una sola parola: Mugello, quell’area fatta di boschi e prati a nord della Toscana, a due passi dall’Emilia Romagna. 

Quassù i percorsi a piedi, in bici o a cavallo sono così tanti che scegliere è davvero difficile!
Ai nostri ospiti della Locanda Senio consigliamo quelli più interessanti e curiosi, proprio come l’itinerario delle cascate, per camminare al fresco ascoltando lo scorrere delle acque e le sinfonie della natura.
Per fare quest’escursione non serve essere allenati o partire all’alba. E’ una camminata priva di difficoltà ma intensa di emozioni e suggestioni.
Alla Locanda Senio vi daremo tutte le informazioni e vi racconteremo dei viaggiatori illustri che, prima di voi, hanno camminato tra questi boschi scoprendone tutto l’incanto.
Il percorso vi porterà fino al Rifugio i Diacci, un posto magico che offre esperienze molto particolari a contatto con la natura. Se volete un’anteprima guardate l’intervista a Silvia Cassanelli, della Cooperativa Rifugi Mugello:

Descrizione del sentiero delle cascate:

Il percorso: Capanna Marcone – Molino dei Diacci – Rifugio I Diacci – Altello – Pian di Rovigo – Capanna Marcone (Palazzuolo sul Senio)
Tempo di percorrenza: 2-3 ore
Dislivello: 450 m
Sentieri utilizzati: segnalati con frecce in legno
Difficoltà: Percorso privo di difficoltà, in un ambiente naturale molto suggestivo


Si parte dalla strada forestale (segnavia bianco-rossi n. 00 CAI) che porta alla Capanna Marcone (1021 m), piccolo rifugio in sasso sempre aperto con tavolo e camino. Proprio davanti al rifugio parte a destra il sentiero per il Mulino dei Diacci (freccia per Torrente Rovigo – Diacci) che prima si tiene in piano ma ben presto inizia a scendere lungo il solco del Fosso dei Pianacci. Più avanti ci si porta sulla destra e si scende accompagnati da piccole cascate create dal torrente e dai suoi affluenti. 
Si arriva così al Rovigo, proprio davanti all’antico Molino dei Diacci (865 m). Si attraversa il Rovigo, che qui scorre sulle levigate rocce dell’Appennino, e si è ad un bivio. Si lascia a sinistra il sentiero principale che si tiene sul fondovalle e si prende a destra il sentiero in salita. Poco dopo, prendendo a destra un sentierino che passa tra due rocce, è possibile portarsi sotto un’alta cascata, la più bella della zona. 
Ritornati al sentiero principale e seguendo la freccia indicatrice per i Diacci si continua a salire e si raggiunge il soleggiato pianoro su cui si trova il rifugio (941 m). Qui si seguono le indicazioni per Altello e Pian di Rovigo prendendo, dietro al rifugio, un largo sentiero che si tiene in costa. Attraversato un torrente si sale leggermente ed infine si arriva ad una curva a destra. 
Si segue il sentiero dritto, che supera una recinzione e scende nel bosco (segnavia bianco-rossi). Superata una recinzione si arriva al sentiero che sale da Pian di Rovigo (888 m). Lo si segue a sinistra, in discesa, si toccano le antiche case di Pian di Rovigo (864 m) e poi ci si porta sul fondovalle. Raggiunto il Mulino dei Diacci non resta che seguire la via dell’andata per tornare al punto di partenza.

Foto: –BiriS- in Flickr under Creative Commons

Locanda Senio, tappa del turismo slow per un poetico “viaggio d’amore” nel Mugello

La Locanda Senio di Palazzuolo sul Senio è meta ideale del turismo lento, di chi vuole vivere il contatto con la natura e l’autenticità dei luoghi passo dopo passo, sostando per ascoltare in silenzio i messaggi di queste pendici d’Appennino. 
Vi voglio raccontare un esemplare “viaggio d’amore” che si è svolto in questo territorio tanto tempo fa ma che ancora richiama camminatori “slow”alla ricerca di una storia da rivivere.
Da Borgo San Lorenzo a Marradi, tra i boschi dell’Alto Mugello in Toscana, si snoda il percorso della passione tra la poetessa Sibilla Aleramo e il marradese Dino Campana, poeta “pazzo” che era solito arrivare alla sua meta camminando…

 

Adesso, come allora, è possibile ripercorrere quei sentieri rimasti quasi intatti da primi del 900 ad oggi, alla scoperta dei panorami che colpirono profondamente la sensibilità poetica di Campana.
Il “viaggio d’amore” ha inizio con una lettera che Sibilla Aleramo scrive a Dino Campana il 10 giugno 1916 dicendo di essere rimasta “incantata e abbagliata insieme”. La Aleramo si trova infatti in vacanza nella “Villa La Topaia” a Borgo San Lorenzo, mentre Campana è al Barco-Rifredo (Firenzuola), stazione climatica per rimettersi in salute da un leggera paresi. 
Dopo lo scambio epistolare i due si incontrano al Barco e qui divampa l’amore e la passione: un rapporto “impossibile”, destinato al fallimento ancor prima di essere cominciato. Una magnifica e disperata storia d’amore nata nella solitudine dei boschi del Mugello.I due amanti si incontreranno di nuovo tra agosto e settembre per oltre 20 giorni a Casetta di Tiara (Palazzuolo sul Senio). 
L’Aleramo ricorda: 
“Per tutto il mese che passai con lui lassù, in una località della Casetta di Tiara egli fu, pur in mezzo a mille stravaganze, molto tranquillo, dolcissimo innamorato come un bimbo”. 
Campana, in compagnia dell’Aleramo, giunse a Casetta di Tiara sicuramente attraversando la splendida Val d’Inferno e quindi rientrò, sembra da solo, a Marradi a piedi con un lungo percorso facendo tappa a Palazzuolo Sul Senio. 
L’ITINERARIO
L’itinerario turistico, uno dei tanti possibili in Alto Mugello, vi poterà tra soleggiati crinali e boscose vallate, rocciosi banchi di arenaria e verdi pascoli dell’Appennino, borghi seminascosti e resti di antichi castelli. Il percorso proposto richiede circa 11 ore di cammino e per questo motivo è opportuno dividerlo in due tappe, pernottando alla Locanda Senio di Palazzuolo sul Senio, che si trova circa a metà percorso.

Scarica la guida “A piedi con Dino Campana” e scegli il tuo percorso!

Foto: onmyair.wordpress.com