La Locanda Senio raccontata dalla Principessa Sissi, l’ospitalità dal punto di vista dei cani

Vita da cani? Dimenticate l’immagine di giornate sfortunate, sofferte o deludenti…oggi vi racconto come la vita dei cani alla Locanda Senio sia una vera pacchia!
Non lo dico io, me lo ha sussurrato la mia cagnolina Sissi, tra uno scondinzolio e l’altro per farsi accarezzare. Allora ho scoperto che i cani capiscono proprio tutto, se la chiamo per nome si gira prontamente e quando le parlo rimane a fissarmi negli occhi con uno sguardo che comprende e risponde.
Paola Sacchettino è stata una nostra ospite alla Locanda e con Sissi ha passato bei momenti che descrive così: “L’altro giorno, in piscina, seguiva ogni mio spostamento…sembrava il mio trainer personale e, ogni volta che mi fermavo appoggiandomi al bordo, mi raggiungeva e si accucciava di fronte a me, dicendomi con gli occhi furbetti: “Su, su dai…puoi fare di meglio!”…Salgo in camera e mi accompagna su per le scale…questa sera a cena si è fatta un giro tra i tavoli, ogni tanto si ferma ad annusare, soprattutto le persone nuove, poi torna per chiedere altre carezze…e alla fine della cena, come consuetudine, ci scorta nelle nostre stanze augurandoci buonanotte!”
Che dire, meglio di un guest relation da grande hotel! Sissi è proprio come me e Roberta, ci tiene a far stare bene le persone che vengono a trovarci, accompagnando i loro desideri e fermandosi a comunicare con loro.

Ecco, questa è la vita dei cani alla Locanda, qui i cuccioli sono accolti con un bel sorriso per dare a Sissi compagnia e alla Locanda Senio un tocco di allegria!
Vi aspettiamo con i vostri amici animali!!

Il farro, antico cereale che sazia e non fa ingrassare: una ricetta speciale della Locanda Senio

Oggi voglio dedicare questo post alla riscoperta di un cereale antico che noi, alla Locanda, utilizziamo per le sue grandi proprietà nutrizionali e per la sua versatilità che risponde un pò a tutti i gusti: il farro. 
La Camera di Commercio di Firenze ha prodotto un video in cui si spiegano le qualità di questo prodotto, che sazia e non fa ingrassare e che, in Toscana, viene prodotto specialmente dalle nostre parti, in alto Mugello. 
Nella parte finale del video ci sono io che racconto una ricetta semplicissima che alla Locanda Senio diventa speciale grazie ai prodotti che utilizziamo, tutti a filiera cortissima! Guardate e venite a gustare:
   
Also the english version is now available! 

Ritorna il “Canta Maggio” nel Mugello, stornelli e canti popolari per l’arrivo della primavera

“E’ ritornato maggio” si canta tra le vie del borgo nel pieno della notte….Il “Canta maggio” o “Rizza’Maggio” nel Mugello si distingue per il suo carattere spontaneo, meno “epico” di quello rappresentato nella zona di Siena oppure di Pisa.
In occasione della Festa di Primavera del 13 maggio a Vicchio, l’associazione Serere organizza una rievocazione di quest’antica tradizione che salutava l’arrivo del mese di maggio con stornelli e canti popolari di campagna.
La sera del 30 aprile di ogni anno, appena fatta notte, decine di uomini (in seguito anche donne), per lo più contadini, partivano cantando con in testa il “sonatore” di organetto, per un lungo giro nelle campagne che si concludeva all’alba. 
Ancora oggi gruppi di persone, accompagnati da strumenti musicali (oppure improvvisati), fanno il giro dei vecchi casolari dei contadini cantando stornelli e fermandosi laddove qualcuno, come una volta, offre loro vino e qualcosa da mangiare.
Ma cosa si canta al maggio? Si canta la gioia per l’arrivo della primavera e l’avvicinarsi dell’estate,  la fecondità della terra, l’amore per le donne…: è un messaggio di vitalità e speranza nel futuro che oggi, proprio come un tempo, è necessario continuare a condividere!

Assemblea Nazionale Alberghi Diffusi, tante comunità si raccontano


Lunedì 23 aprile si terrà a Portico di Romagna, presso l’Albergo Diffuso Vecchio Convento, l’Assemblea soci dell’Associazione Nazionale Alberghi Diffusi (ADI). 
Un’occasione importante per fare il punto su molti aspetti e determinare le future attività dell’associazione, che quest’anno cambia eccezionalmente statuto per entrare nel circuito internazionale. Infatti, sarà presente tra i soci anche il primo albergo diffuso spagnolo con una delegazione da Ledesma. 
La giornata di lavoro sarà intervallata da un pranzo di qualità con prodotti del territorio: io porterò il formaggio Raviggiolo prodotto dal caseificio Faggiola di Palazzuolo sul Senio, il salame della Macelleria Gianni, il mio prosciutto del Porcaro Medievale e i pani di mia moglie Roberta (pane con farina di marroni, pane di noci e pane speziato).
Tra gli argomenti all’ordine del giorno ci sarà anche una proposta di comunicazione turistica innovativa per l’Associazione, che promuova i singoli territori dove gli alberghi diffusi sono localizzati, attraverso il web e i canali social. 
A Palazzuolo stiamo sperimentando il progetto denominato “La comunità si racconta”, idea di un gruppo di professionisti toscani che lavorano nel turismo, e che consiste nel comunicare e promuovere le destinazioni turistiche “minori” attraverso le voci e gli sguardi di chi quei territori li vive ogni giorno: artigiani, commercianti, gente di paese che raccontano la propria storia e quella del proprio borgo ad altri cittadini e turisti che vogliano entrare in contatto diretto con l’anima di un luogo, toccando con mano la sua identità fatta di tradizioni e valori antichi ma ancora oggi genuini e affascinanti. 
Questa sotto è una video-intervista ad un palazzuolese che, insieme a tante altre, presto andrà ad arricchire i contenuti di un touch info point che sarà situato al centro di Palazzuolo come punto d’informazione turistica digitale. 
Speriamo che l’Associazione Nazionale Alberghi Diffusi voglia unirsi a questa sperimentazione, rendendo “La comunità si racconta” un progetto su scala nazionale di promozione di tutti gli alberghi diffusi attraverso la creazione di un blog collettivo!

                                           

La comunità di Palazzuolo sul Senio si racconta: trenta video-interviste a tutto il paese!

La comunità di Palazzuolo sul Senio si racconta! Il 2 e 3 aprile tutto il paese si è animato: una piccola ma attivissima troupe si è aggirata per due giorni intervistando e fotografando tanti palazzuolesi alle prese con i loro lavori all’interno di botteghe, ristoranti, alberghi… 
Il lavoro, portato avanti dalla società Connectis di Prato, andrà ad arricchire il Touch Info Point che sarà posizionato nel centro del paese, in cui visitatori e cittadini potranno accedere a tutte le informazioni utili per conoscere il territorio. 
Sono state oltre trenta le video-interviste che hanno fatto emergere il lato più vero del paese, dei cittadini che vivono proprio come una volta, portando avanti attività commerciali quasi dimenticate nelle grandi città (il barbiere, il calzolaio…). 
Tanti i racconti di vite intense, le suggestioni dei ricordi, le memorie di vecchie e nuove generazioni. Insomma, è stata un’occasione in più per capire che fortunatamente in Italia esistono ancora luoghi in cui la tradizione e l’autenticità di gesti e sguardi rimangono intatti. Palazzuolo è un luogo dove il turista può trovare ancora menti veraci e mani sapienti. 
Se già siete venuti, dite la vostra!

Ricetta di Crescentine fritte con raviggiolo, l’ingrediente segreto della Locanda Senio

Regina fra le specialità gastronomiche dell’appennino tosco-emiliano è la famosa Crescentina, oggi chiamata anche Tigella.
C’era un tempo in cui dai castagneti si prelevava in profondità argilla purissima che veniva mescolata con terra refrattaria con cui venivano fatti dei dischi, cotti e temperati sotto la cenere ardente: questi si chiamavano Tigelle e venivano messe sulle braci del camino per cuocere appunto le Crescentine, piccoli dischi di pasta soffice. 
Il metodo di cottura era a strati: sopra una Tigella calda veniva messa una foglia di castagno essicata, poi la Crescentina, una foglia di castagno, un’altra Tigella e così via fino alla fine. Da mangiarsi poi calde con salumi e formaggi freschi.
Alla Locanda Senio come le facciamo? Beh, la tradizione rimane, gli ingredienti genuini sono il vero segreto. Ma noi le friggiamo nell’olio così da renderle soffici come nuvole pannose e delicate al palato, da accompagnare con marmellata di marroni del Mugello fatta da Roberta oppure ravvigiolo fresco!
Noi vi diamo la ricetta ma per provare la versione tradizionale dovete venire qui e scoprire le vere Crescentine con aria fina di Palazzuolo sul Senio!
Ingredienti
500 grammi di farina
1 uovo
200 grammi di ricotta
sale q.b
latte per impastare
1 bustina di lievito istantaneo per pizza
Impastare tutti gli ingredienti. L’impasto deve essere morbido. Tirare una sfoglia di uno spessore di 0,5 cm. Tagliare a rombi e friggere in abbondante olio di arachidi. E’ molto buona accompagnata da formaggio tenero, con marmellata di marroni o salumi.

Svegliarsi alla Locanda, racconti e profumo di caffè

Se ti svegli al mattino col profumo di caffè nell’aria vuol dire che qualcuno che ti vuole bene lo ha preparato per te, in attesa di offrirtelo accompagnato da qualche dolce golosità mattutina. 
Quando arrivano, i nostri ospiti diventano parte della famiglia e tendiamo a viziarli un pò. Prima di ripartire a volte ci lasciano pensieri emozionanti e curiosi.
Vi riporto quello di una nostra cliente che ha scritto una personale “mappa del caffè” della Locanda:

Ercole (il proprietario – “di tutto un po’”) *Mokha Matari/Yemen Caffè di qualità Arabica naturale. Aroma delicato con tipico sentore selvatico-vinoso, lievemente cioccolatoso. Ha un gusto esotico, con una tipica punta come di “selvatico”. Nel retro- olfatto permane delicato, mentre svaniscono le diverse percezioni selvatiche ed emerge una lieve positiva amarezza.

Roberta (la moglie, in cucina): *Elite/Evan Caffè una miscela di pregiati caffè originari. Aromaticità con ampio e composito bouquet di profumi con predominanza di sentori di pan-tostato e cioccolato. Sapori ben strutturati: ha tratti gustativi compositi dovuti al particolare tipo di miscela. Corposità molto buona. Retrogusto delicato e persistente, lascia al palato l’immediato desiderio di assunzione di una seconda tazzina (si farebbe il bis di ogni piatto, di ogni tipo di pane fatto dalle esperte mani di Roberta, delle sue marmellate, sughi, paste, dolci, biscotti…).
In questo caso, più che di retrogusto, si parla di gusto sopraffino che permane dal mattino a colazione, fino a tarda sera dopo cena.

Emanuele (alla reception e non solo…): *Antigua Pastores/Guatemala Caffè di qualità Arabica lavato. Caratteristiche sensoriali. Aroma soave che ricorda il buon caramello, con predominanza di mandorla. Al palato ricalca le positive percezioni olfattive. Il corpo è pieno, l’acidità alta, ma bilanciata. Il gusto è apprezzato per le sue particolari note. Percezioni post-gustative particolarmente fini, con rotondità sensoriale senza eccessive predominanze.

Caterina (alle camere): *Alto Grande/Portorico Caffè di qualità Arabica lavato. Buon aroma. Bouquet di ampio ventaglio olfattivo: fiori freschi, cacao e tabacco (generi di conforto quali biscotti, caramelle, bottiglia d’acqua, non mancavano mai in camera). Prodotto particolare, ha gusto prevalentemente dolce e di elevata qualità. Il corpo, molto buono, è un po’ leggero, mentre la finezza acidula permane a lungo. Particolarmente equilibrato, nel retro-olfatto si percepiscono percezioni uniche.

Sissi (la cagnolina): *Elite Dek/Evan Caffè trattasi della miscela Elite decaffeinata a vapore acqueo e con sostanze naturali, per poter mantenere inalterati i sapori e gli aromi del prodotto (familiarizza con tutti, ma Roberta ne rimane la sola, unica ed indiscussa padrona).

* le informazioni sui tipi di caffè sono state estrapolate dal sito della ditta Evan di Ravenna http://www.evancaffe.it/home.html

di Paola Sacchettino

La Locanda Senio ospita un gruppo di operatori turistici dalla Bosnia Erzegovina

Dalla Bosnia Erzegovina a Palazzuolo sul Senio. Il viaggio non è breve ma un gruppo di operatori turistici bosniaci ha deciso di venire proprio qui per vedere da vicino cosa è e come funziona un “albergo diffuso”. 
Il gruppo, che ha partecipato alla missione grazie ad un progetto di cooperazione internazionale della ONG Oxfam Italia, è stato ospitato per tre notti alla Locanda Senio e guidato dal suo patron Ercole alla scoperta del territorio dell’Alto Mugello. 
Prima tappa esclusiva l’autodromo del Mugello, un esempio eccellente di risorsa turistica perfettamente integrata in un contesto ambientale superbo! 
Alcune visite ad aziende agricole d’eccellenza hanno dimostrato poi l’importanza di lavorare a sistema, collegando le produzioni alimentari alla ristorazione, attenta ai sapori genuini e alla trazione culinaria. In questo Roberta riesce proprio a stupire alla Locanda ed i bosniaci si sono letteralmente “leccati i baffi” con le prelibatezze che ha offerto durante il loro soggiorno. 
Le giornate sono state intense, tra la visita al museo delle ceramiche di Villa Pecori Giraldi a Borgo San Lorenzo e la degustazione a Birracajun, birrificio artigianale di Marradi dove si produce, tra le altre, anche un’ottima birra a base di marroni! 
Sono state tante le esperienze che Ercole ha offerto agli operatori arrivati dlla Bosnia che, in soli tre giorni, hanno potuto capire l’importanza di valorizzare un territorio mettendo insieme il meglio che questo può offrire e comunicandolo al viaggiatore moderno, sempre in cerca di emozioni vere.
Un esempio concreto di ospitalità diffusa che ha messo assieme tre strutture ricettive (Locanda Senio, Hotel Europa e Antica locanda Country Chic), dove gli operatori bosniaci hanno dormito, e la Bottega dei Portici, dove hanno pranzato. Presso il ristorante dell’Hotel Europa è stata inoltre organizzata l’ultima sera una cena dei saluti a cui hanno partecipato le associazioni locali e le autorità di Palazzuolo.
A Palazzuolo e alla Locanda Senio gli ospiti hanno potuto fare esperienza di incontri, più che di luoghi. Sono bastati pochi giorni per creare un’atmosfera giocosa e spontanea ed è stata dura rimettere in moto il pullman in direzione Bosnia.. 
I sorrisi di chi riparte sono il regalo più grande per chi rimane e speriamo che presto altri operatori esteri arrivino qui per vivere l’esperienza dell’autentica ospitalità Toscana.

Aneddotti di vita di montagna

Conoscete la differenza fra il Maiale e il Porco?
Sono entrambi animali a quattro zampe amici dell’uomo,
Il maiale  di colore bianco vive recluso in un ambiente stalletto,(piccola stalla) mangiando e ca…ndo sempre nello stesso ambiente.

Il porco di colori diversi a seconda delle zone  ,vive nei boschi nutrendosi dei prodotti della terra e anche  dell’uomo, facendo i suoi bisogni rispettando l’ambiente.
Quando una donna dice ad un uomo sei un maiale, o sei un porco quale è il complimento e quale è l’offesa?